Non sarebbe bello utilizzare tutti i sacchetti di plastica che intasano le discariche di rifiuti in India e trasformarli in mattoni sufficientemente robusti per costruire case resistenti alle piogge monsoniche? La studentessa danese Lise Fuglsang Vestergaard è sulla buona strada per realizzare questo progetto.
L'idea del progetto le è venuta nel 2013 quando, nell'ambito dei suoi studi di design e innovazione, Vestergaard ha trascorso tre mesi in India per sviluppare un sistema di raccolta dei rifiuti per la poverissima città di Joygopalpur.
Il popolo indiano è già impegnato nella raccolta dei rifiuti, visto che la popolazione guadagna qualche rupia consegnando le materie riciclabili alle stazioni di riciclo. Tuttavia, in genere la plastica morbida viene ignorata, perché è evidentemente non è di facile riutilizzo e perciò questo tipo di plastica è il rifiuto che causa maggiori problemi in India.
Quando Vestergaard notò che le case di mattoni di argilla erano quasi state spazzate via durante la stagione dei monsoni, fece subito due più due. Sarebbe possibile, si chiese, riutilizzare la plastica per fabbricare i mattoni, risolvendo due problemi contemporaneamente?
Al suo ritorno in Danimarca, Vestergaard iniziò a sperimentare e a fondere la plastica in stampi in un forno normale. Ora ha sviluppato una serie di prototipi di mattoni di plastica. I test successivi all'università hanno rivelato che i mattoni possono sopportare fino a sei tonnellate di pressione.
Per avviare la produzione di mattoni in India, ora Vestergaard deve escogitare un metodo per fondere la plastica senza l'impiego di elettricità, dato che Joygopalpur non è fornita dalla rete elettrica.
Sources: technologist.eu | dtu.dk
Picture: Design to Improve Life